L'Arciduca Eugenio, l'ultimo Gran Maestro dell'ordine cavalleresco
L’Arciduca Eugenio, l’ultimo Gran Maestro dell’ordine cavalleresco

Sul finire del XII secolo, all’epoca delle Crociate, nasceva, a S.Giovanni d’Acri in Palestina, l’Ordine dell’ospedale di santa Maria dei Tedeschi di Gerusalemme, più noto come Ordine dei Cavalieri Teutonici o semplicemente Ordine Teutonico. Croce nera in campo bianco: questa era la sua insegna che sventolava sulle bandiere o campeggiava sugli scudi in battaglia. Affiancato ai già esistenti ordini dei Templari e degli Ospitalieri, l’ordine Teutonico caratterizzerà le alterne vicende legate alle conquiste e alla successiva e definitiva perdita dei possedimenti cristiani in Terra Santa. Nacque come istituzione votata all’assistenza dei pellegrini in viaggio verso il Santo Sepolcro, principalmente quelli di lingua Tedesca, ed è giunto fino ai nostri giorni, dopo alterne e spesso dolorose vicende che lo hanno visto spegnersi e rinascere dalle proprie ceneri in Terra Santa prima, nell’est europeo in seguito ( dove ha fornito i presupposti per la nascita dello Stato Prussiano ), durante l’epoca napoleonica ed inoltre nel pieno del dramma delle due guerre mondiali.  Attualmente l’ordine ha una connotazione quasi esclusivamente religiosa ed assistenziale, in quanto nel 1923 il Gran Maestro Arciduca Eugenio per non condurlo a morte certa ( in quanto ritenuto Ordine onorifico solo della Casa d’Asburgo ), rinunciò alla sua carica permettendone il definitivo passaggio da ordine cavalleresco ad ordine religioso. Nel 1595 con l’elezione a Gran Maestro dell’Arciduca Massimiliano, la casata d’Austria prende sotto la sua tutela l’Ordine Teutonico determinandone la condotta futura. In conformità con le finalità assistenziali ed ospedaliere, il 57° Gran Maestro Arciduca Guglielmo d’Asburgo, dopo una brillantissima carriera militare che lo vide raggiungere il grado di feldmaresciallo dell’esercito imperiale d’Austria – Ungheria, istituì nel 1871 un servizio di volontari di Sanità sia per il tempo di pace che per il periodo di guerra, costituito da volontari appartenenti all’Ordine Teutonico definiti ” MARIANER “.

Il tenente federmaresciallo barone Stefan Sarkotic von Lovcen (con la Marianerkreuz da petto)

Il tenente federmaresciallo barone Stefan Sarkotic von Lovcen (con la Marianerkreuz da petto)Queste persone provenivano per la gran parte dalla miglior nobiltà austro-ungarica e attraverso contributi finanziari o con la presenza diretta sui campi di battaglia prestavano assistenza ai feriti e portavano aiuto alle vittime della guerra. Secondo le fonti storico – bibliografiche consultate, nel 1872 i Marianer erano già più di 1600 e disponevano di efficienti ospedali da campo e nuclei sanitari altamente qualificati. I Marianer furono attivamente presenti in Bosnia – Erzegovina durante la repressione ad opera dei Turchi  e nel 1885 durante la guerra Serbo – Bulgara. Ma la straordinaria organizzazione si rese evidente sopratutto durante il primo conflitto mondiale sotto la guida del Gran Maestro Arciduca Eugenio d’Asburgo. L’ordine fu presente su tutti i fronti disponendo di mezzi per quel tempo molto ingenti: quattro ospedali da campo, circa una quindicina di colonne motorizzate che comprendevano autocarri ed ambulanze. Nelle retrovie poteva prestare assistenza a circa tremila soldati, garantendo un supporto sanitario di tutto rilievo considerando l’alta incidenza di militari feriti dovuta alla tecnologia degli armamenti decisamente progredita rispetto alle guerre ottocentesche e alla ” mondializzazione del conflitto “. Il 26 marzo 1871 venne definita la decorazione per insignire coloro tra questi volontari che si coprivano di merito. Chiamata Marianerkreuz (croce di Marianer) è costituita da una croce di tipo latino in argento, smaltata di nero e profilata con smalto bianco. Nel punto d’incontro dei quattro bracci vi è un medaglione tondo in smalto bianco al centro del quale figura una croce di tipo greco ( con i quattro bracci di uguale lunghezza ) smaltata di rosso ed orlata d’oro. Il medaglione è contornato da una banda circolare nera che riporta a caratteri argentei l’iscrizione ” ORDO TEUT HUMANITATI “. Sul rovescio del medaglione campeggia la data ” 1871 “. Della Marianerkreuz esistono la versione da collo, di grado superiore, delle dimensioni di 52×43 mm (esistono esemplari che vedono variare in più od in meno queste misure) e la versione da petto di 42×35 mm. Sono inoltre previste le relative miniature in argento e smalto. D’ordinanza è la banda o il nastro triangolare (rispettivamente per le versioni da collo e da petto) di colore nero dal 1871 al 1886 in poi a righe bianche e nere secondo la trama tipica delle onorificenze imperiali austriache. Anche le dame potevano accedere a tale decorazione che in tal caso prevede la sospensione al petto tramite “fiocco a gala ” dello stesso colore prescritto per gli uomini. All’epoca dell’anschluss (l’annessione dell’Austria al Reich tedesco) il glorioso Ordine Teutonico venne duramente contrastato e successivamente addirittura soppresso dal nazionalsocialismo, ma seppe nuovamente rinascere giungendo fino ai nostri giorni e continuando a propugnare quegli ideali e quello spirito di abnegazione e di servizio che lo caratterizzarono fin dalle origini lontane.

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Riduzione della Marianerkreuz (per abito civile)
Marianerkreuz da collo
Marianerkreuz da collo
Marianerkreuz da petto
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Gettone commemorativo della morte dell’Arciduca Guglielmo
Medaglia dell'intronizzazzione dell'Arciduca Guglielmo
Medaglia dell’intronizzazzione dell’Arciduca Guglielmo
Diploma di conferimento della Marianerkreuz
Bibliografia:
Henry Bogdan Cavallieri Teutonici – Editrice Piemme
Ulrich Gasser  L’ordine Teutonico – Editrice P. Gottfried Daum OT
Joerg c. Steiner Orden und Eherenzeichen der oesterreichisch-ungarischen, Monarchie Editrice S & H Wien
Roman Freiherr  von Prochazka Oesterreiches Oerdenshandbuch, Editore Graf Klenau oHG Muenchen
 
Testi di: Gian Attilio Puerari e Stefano Rizzetti
Fotografie di: Massimo Marinoni