Presso la Pro Loco di Crema, nella centralissima Piazza Duomo, è stata inaugurata alla presenza di un nutrito pubblico, una mostra di natura storico-artistica dal titolo: Una signorina cremasca dipingeva negli anni 20-30 del 900: Clelia Girbafranti.
La mostra in essere, è stata resa possibile, ha preso vigore e vitalità, grazie alla fattiva collaborazione tra l’Araldo Onlus e la Pro Loco .
A fare gli onori di casa: il Mario Cassi, nelle vesti di Presidente dell’Araldo; Vincenzo Cappelli, neo eletto Presidente della Pro Loco; il Prof Gian Maria Carioni, esperto in materie afferenti la storia dell’arte; da ultimo, ma di non minor importanza Carla Lucchi Campari, figlia di Clelia Girbafranti.
Ad aprire le danze, relazionandosi ad un pubblico interessato e competente; il Prof Vincenzo Cappelli, ha speso parole d’elogio per i dipinti di Clelia messi a disposizione del pubblico per una visione accurata; in seconda battuta, ha ringraziato i partecipanti alla mostra e l’Araldo per aver dato vita ad una mostra degna d’interesse e dalla sicura valenza per la Città di Crema.
Dal canto suo, il Cav Mario Cassi, ha sentitamente ringraziato Carla Lucchi Campari, per la concessione di opere inedite della madre Clelia e sinora non visibili; i cittadini cremaschi accorsi all’inaugurazione; i membri e più stretti collaboratori.
A conclusione della presentazione della mostra, Gian Maria Carioni storico dell’arte ,ha tracciato il percorso di vita e le peculiarità artistiche innate di Clelia Girbafranti.
L’esperto di Storia dell’arte, ha esordito: dicendo che Clelia per arricchire il suo bagaglio culturale, ha dedicato tempo e passione alla pittura, alla musica, al ricamo, alle decorazioni.
Clelia faceva da pendolare fra San Bernardino e Soncino, dove abitava il Prof Armando Merighi.
Ad avvalorare e supportate le doti artistiche di Clelia la famiglia :la casa ,fu costruita dal padre Massimo Girbafranti, mentre altre opere furono compiute dal fratello Enrico Girbafranti.
Di Clelia Girbafranti(1907_1976),i dipinti, ad olio su tela vennero realizzati tra il 1923 e il 1936,in maggior misura sotto la regia del maestro, il pittore e scultore Armando Merighi.
Clelia ,caratterizzata da un’innata predisposizione, unitamente ad incisive motivazioni, che le consentono di conseguire vivacità di creazione artistica, scioltezza nelle posture e nel contempo nella definizione delle espressioni dei personaggi.
I suoi dipinti sono costituiti da tele di artisti di fama.
I soggetti spaziano dal paesaggio, al ritratto dal vero,alla natura morta,a scene di vita.
Le figure di riferimento,i maestri ispiratori dei suoi dipinti, furono:Bartolome Esteban Murillo, Domenico Morelli ,Emilio Longoni, tanto per menzionare i principali. BP
Il servizio fotografico è di Massimo Marinoni.